Il decreto Gelmini è legge. Le novità introdotte dalla riforma
Tagli, maestro unico, fondazioni universitarie, grembiulino, bocciature, esami e nuove materie di studio. Il testo è passato anche al Senato, ma non si placano le proteste
La riforma organica della scuola, ideata dal ministro dell'Istruzione Maristella Gelmini è legge. Il Senato ha approvato in via definitiva il contestato provvedimento con 162 voti favorevoli, 134 contrari e tre astenuti. Una riforma che non piace a molti: da giorni studenti e corpo docente ha dato vita a diverse forme di protesta. Proteste e agitazioni previste anche per i prossimi giorni. L'opposizione chiede già un referendum abrogativo.
Dai tagli, alle università come "fondazioni private"; dal maestro unico, alla penalizzazione dell'insegnamento dell'inglese nelle elementari; dal controllo sulle edizioni dei libri di testo, al voto in condotta, fino alla polemica sulle classi ponte per gli stranieri. I punti caldi della nuova legge sono tanti.
Ecco i principali interventi.
Tagli Il piano del Governo sulla scuola prevede la riduzione di 87.400 insegnanti e di 44.500 unità di personale tecnico amministrativo nel triennio 2009-2012. Per raggiungere questi obiettivi si prevedono interventi sulla rete delle regole e sugli ordinamenti scolastici: riduzione nel numero di ore insegnate nei vari livelli di scuola e modifiche dell'organizzazione dei modelli didattici.
Università I provvedimenti della Gelmini riguardano anche l'Università e prevedono tagli al turn over dei docenti e al Fondo ordinario. Inoltre, nel pieno rispetto delle leggi vigenti le Università possono determinare la propria trasformazione in fondazioni di diritto privato, con una deliberazione del Senato accademico a maggioranza assoluta ed approvata con decreto del Ministero dell'istruzione. Questa trasformazione consentirebbe di inserire una tassazione arbitraria, sul modello delle università americane. Si andrebbe insomma verso una netta divaricazione nell'offerta formativa degli atenei. Questo temono i manifestanti.
Maestro unico Nella scuola elementare, a partire dall'anno scolastico 2009-2010, cominciando dalla prima classe del ciclo, i bambini avranno un solo insegnante destinato a coprire 24 ore settimanali. L'estensione dell'orario scolastico sarà comunque garantita (ma non l'attività didattica in senso stretto).
Bocciature Dopo le polemiche sull’interpretazione dall’art. 3 del decreto, che apriva alla possibilità di bocciare gli alunni con il 5 in condotta fin dalle elementari, un emendamento stabilisce che la bocciatura degli alunni dovrà essere decisa all’unanimità dal consiglio di classe.
Materie di studio Viene reintrodotto lo studio dell'educazione civica, l'educazione stradale, il voto in condotta e i voti accompagnati da un giudizio «esplicativo dei risultati ottenuti».
Stop alle riedizioni dei libri - L'adozione dei libri di testo avverrà con cadenza quinquennale.
Edilizia scolastica - Al fine di porre rimedio alle emergenze strutturali in cui versano migliaia di scuole, si «destina un finanziamento di interventi per l’edilizia scolastica e la messa in sicurezza degli istituti scolastici ovvero di impianti e strutture sportive dei medesimi»
Voto in decimi - Torna per l'esame di terza media (archiviando i giudizi - sufficiente, buono, distinto, ottimo - con i quali finora si concludeva il percorso di studi): "l'esito dell'esame conclusivo del primo ciclo è espresso con valutazione complessiva in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall'alunno".
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