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Autore Topic: U2 - How To dismantle an atomic bomb  (Letto 4381 volte)

Salvatore

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U2 - How To dismantle an atomic bomb
« il: 09 Luglio 2005, 16:10:21 »

Il nuovo album degli U2 non sembra essere partito con il piede giusto. Il master rubato in sala d’incisione con la relativa paura per le copie pirata in giro per internet. Poi l’uscita di “Vertigo”, il singolo che non ha convinto i più tanti che lo hanno ascoltato in radio nelle settimane precedenti l’uscita di “How to dismantle an atomic bomb”. Letteralmente: “Come disinnescare una bomba atomica”, chiaro il riferimento alla situazione politica attuale che vede il mondo stravolto da guerre e terrorismo. L’album si apre con “Vertigo” un brano rock caratterizzato da una chitarra elettrica molto sporca alternata ad un arpeggio pulito. Ci si accorge subito che questo è un album in cui il basso e soprattutto la chitarra sono molto presenti mentre è stata messa un po’ in disparte la batteria. Nata in modo diverso è stata poi rivoluzionata e riscritta quando il gruppo ha iniziato a lavorare con Steve Lillywhite. Poi la volta di “Miracle Drug” un pezzo che ricalca lo stile di Bono e dei suoi: la poesia delle parole unita ad un buon rock melodico. Lo stacco musicale è netto quando si arriva a “Sometimes you can`t make it on your own”, pezzo molto dolce e pacato che il cantante ha dedicato al padre commentandolo così: "Sei tu la ragione per cui l'opera è dentro di me".. “Love And Peace Or Else” rimane uno tra i brani più interessanti e che sicuramente rimane di più in mente anche per la partecipazione di Brian Eno alle tastiere. Il riferimento al titolo dell’album è chiaro quando si arriva ad ascoltare “City of blinding lights”, una canzone su New York e sulla prima volta che si arriva in questa città. Da ricordare che gli U2 erano stati il primo gruppo a suonare al Madison Square Garden dopo l'11 Settembre. Poi di nuovo rock con “All because of you” che ci riporta allo stile unico proprio degli U2 Scendendo come ritmo si passa ad un mix stilistico, “A man and a woman” e Crumbs from your table, e all’atmosfera quasi mistica di “One step closer” il cui titolo gli è stato dato durante una conversazione con Noel Gallagher. Raccontando a Noel che il padre aveva perso la fede Noel disse semplicemente "E' un passo più vicino a saperlo, no?". "Original of the species" e "Yahweh" fanno da fanalini di coda dell’album: una sull’infanzia e l’altra sulla questione palestinese. Il titolo è un nome antico che non dovrebbe essere nominato. “Ho aggirato l'ostacolo cantandolo” – dice Bono – “Spero di non offendere nessuno”. Finito? Forse no, per i fortunati che potranno comprare l’edizione giapponese o inglese o il Collector's Edition troveranno Fast Cars, pezzo registrato per gioco l’ultimo giorno in studio e divenuto bonus track. Oggettivamente ci troviamo davanti ad un bel album ma per chi aveva grosse aspettative sa che da questi Dei della musica ci si può aspettare anche molto di più.
 
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