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Autore Topic: Un Mito: Grande Rino  (Letto 9246 volte)

Salvatore

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Un Mito: Grande Rino
« il: 15 Luglio 2008, 22:33:36 »

Ho voluto aprire questo post , in omaggio ad un Grande, nostro conterraneo:
Rino Gaetano.
Io personalmente iniziai a conoscerlo nel 2002, con il successo della versione Remix fatta da Molella " Ma il cielo è sempre più blu", dopo questo tormentone uscì un raccolta "la storia" mi piacque così tanto che iniziai ad ascoltare altre sue canzoni( oggi ho tutta la sua discografia).
Rino cantava problemi reali dell'epoca,che se le ascoltate, capirete che ancora oggi sono attulai!
Questo mi fa pensare o Rino era uno che guardava lontano o dagli anni 70 ad oggi in Italia nn è cambiato niente!

per notizie sulla sua vita:
http://it.wikipedia.org/wiki/Rino_Gaetano
questo è il sito ufficiale:
www.rinogaetano.it
« Ultima modifica: 15 Luglio 2008, 22:35:51 da Salvatore »
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dark_lady

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Un Mito: Grande Rino
« Risposta #1 il: 16 Luglio 2008, 18:16:23 »

Quando Berta filava? Sotto Nerone


Qui parliamo di Berta, quella che fila nel noto detto popolare, che ancora oggi pronunciamo per alludere ad un passato che si perde nella notte dei tempi. Chi era Berta, e che c'entra l'attività di filatrice con l'idea di un'epoca remota? E' solo perché oggi non si fila più a mano? No, perché il detto era già in voga quando in Italia abbondavano le spole e le donne chine sul telaio. C'è una versione leggendaria sulle origini del motto, riportata dal grande poeta dialettale Gigi Zanazzo, che lega il personaggio di Berta a Lucio Domizio Enobarbo, imperatore dal 53 dopo Cristo col nome di Nerone Claudio Cesare, incendiario e primo persecutore dei Cristiani. Tra i molti aneddoti fioriti intorno alla figura di Nerone, tra le più discusse dell'antichità, c'è anche questo: Berta era una povera donna che passava la vita a filare per cucire il pranzo con la cena. Un giorno le passa davanti l'imperatore e si sofferma ad osservarla mentre lavora alla spola, forse interessato alla somiglianza tra la donna e l'immagine delle Parche, le divinità filatrici che tessono il filo di ogni vita umana. Nerone, è noto, ritenendosi sommo cantore e poeta, non trascurava alcuna possibile fonte d'ispirazione. Emozionata e intimorita, Berta augura a Nerone lunga vita: "Che gli dei, o Cesare, ti diano mille anni di buona salute!" L'imperatore, che sapeva di non godere del favore del popolo, le chiese stupefatto il perché di quell'augurio. A quel punto la filatrice, in un sussulto di realismo, rispose: "Perché il peggio non è mai morto". Nerone era un tipo imprevedibile: poteva assassinare chiunque per futili motivi, ma sapeva apprezzare il buon senso e il coraggio. E così disse a Berta: "Donna, vieni domani nel mio palazzo e porta tutto il lino che hai filato da adesso a domani mattina. Non te ne pentirai". Berta rimase di ghiaccio: vorrà strangolarmi col lino, pensò. Ma come disubbidire all'imperatore? Il mattino dopo, dunque, bussò alle porte della Domus Aurea e si presentò tremante al cospetto di Nerone, consegnando nelle sue mani tutto il filato. E il Cesare diede prova della magnanimità che amava attribuirsi: chiamò un servitore e gli ordinò di dare alla donna tanti terreni quanti ne poteva contenere il filo di lino. Da quel giorno Berta, divenuta ricca, smise di filare. Per Roma si sparse subito la voce dell'insperata fortuna capitata alla donna. E tutte le filatrici si assieparono davanti al palazzo imperiale, nella speranza di ottenere almeno una parte di quanto ottenuto dall'ex collega. Ma Nerone mandò loro un liberto con la sua risposta: "Tutte a casa! Non è più il tempo che Berta filava...".
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dark_lady

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Un Mito: Grande Rino
« Risposta #2 il: 17 Luglio 2008, 11:59:24 »

Rino Gaetano : nella canzone ” La ballata di Renzo ” la sua tragica fine

Non  se ne è parlato nella fiction, ma più di un’ ombra incombe sulla morte di Rino Gaetano.
Il cantante, alle tre di notte circa del 2 giugno 1981, si schianta con la sua Volvo all’ incrocio fra la Nomentana e via XXI Aprile. Non muore sul colpo. Il 118 fa tappa in ben cinque ospedali della Capitale. Tutti e cinque rifiutano di prendersi cura dell’ incidentato. Per mancanza di posti. Una volta che l’ambulanza arriva al Gemelli è ormai troppo tardi.

Sarebbe interessante se stasera, durante la puntata de La storia siamo noi dedicata al cantante e intitolata, appunto, Rino Vive, venisse approfondito anche il tema della sua morte. L’interrogativo che circola tra i fans è questo: Rino Gaetano avrebbe potuto salvarsi?

Si parla di malasanità. Alcuni audaci gridano al complotto internazionale. Fatto sta che nessuno ha mai fornito dei particolari sull’accaduto. Tranne l’artista stesso.

Già, la descrizione più dettagliata sulla propria morte arriva proprio dallo stesso Gaetano, in un testo scritto all’ inizio degli anni Settanta e mai pubblicato. Il titolo è La canzone di Renzo e racconta la storia di un ragazzo che, vittima di un incidente, muore perchè rifiutato da tutti gli ospedali a cui i soccorritori si rivolgono. Tre degli ospedali citati nella canzone sono quelli che hanno negato il soccorso al cantante: Il Policlinico Umberto I (il più vicino al luogo dell’ incidente), il San Camillo e il San Giovanni.

Leggi il testo de La ballata di Renzo:

Quel giorno Renzo uscì, andò lungo quella strada
e una Ferrari contro lui si schiantò
il suo assassino lo aiutò e Renzo allora partì
verso un ospedale che lo curasse per guarìr.
Quando Renzo morì io ero al bar
La strada era buia si andò al San Camillo
e lì non l’accettarono forse per l’orario
si pregò tutti i Santi ma s’andò al San Giovanni
e lì non lo vollero per lo sciopero
Quando Renzo morì io ero al bar
era ormai l’alba andarono al Policlinico
ma lo si mandò via perchè mancava il vicecapo
c’era in alto il sole si disse che Renzo era morto
ma neanche al Verano c’era posto
Quando Renzo morì io ero al bar,
al bar con gli amici bevevo un caffè.

Brano profetico da far venire i brividi. A differenza di Renzo, almeno al Verano la salma del musicista ha trovato posto.

Ecco la testimonianza della fidanzata Amalia sulla notte dell’ incidente: «La notte della sua morte feci uno strano sogno: una macchina, un incidente e una bara. Poi ricevemmo una telefonata e mi dissero che dovevamo vestirci perché Rino aveva avuto incidente. Forse avevo capito o non volevo capire. Poi una mia amica mi prese da parte e me lo disse. Stavamo per sposarci proprio in quel mese».
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Salvatore

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Un Mito: Grande Rino
« Risposta #3 il: 17 Luglio 2008, 12:47:07 »

La fiction di Rai1 Non ha rispecchiato Il carattere e l'Artista  Che era.
Per Ragioni di spettacolo l'hanno fatto passare per uno che si rifugiava nell'alcool, si beveva cm tutti ma non era un dipendente dall'alcool.
Permettete di dirlo, è stata un bel pò Menzognera.
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ramingo

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Un Mito: Grande Rino
« Risposta #4 il: 22 Luglio 2008, 15:59:14 »

Sono io che scelgo te
o sei tu che scegli me
Sembra quasi un gran problema
ma il problema non c'è
Gira gira la gran ruota
e la terra non è vuota
Ad ognuno la sua parte
Saper vivere è un arte
Arrossisci finchè vuoi
corri fuggi se puoi
Ma...
ah...
non servirà


ah ah ah

oxa e rino - il leone e la gallina (battisti)
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sotto questa maschera troverai un volto, ma quel volto non é il mio
più di quanto lo sia la carne o le ossa ancora più sotto di esso.

 

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