Finley - Tutto è possibile
anno: 2006
etichetta: Emi
tracklist:
1. Tutto è possibile
2. Sole di settembre
3. Fumo e cenere
4. Addio
5. Diventerai una star
6. Per sempre
7. Scegli me
8. Sirene
9. Run away (no way out)
10. Make up your own mind
11. Ray of light
12. Grief
13. Dollars and cars
14. Goodnight
15. In my arms again
16. Siren
Davanti al travolgente successo che negli ultimi anni ha baciato i Green Day, e che ha dato vita, in Italia ma non solo, ad un vero e proprio revival del punk più melodico, era inevitabile vedersi piombare prima o poi davanti anche un gruppo italiano che cercasse di cavalcare l'onda, proponendo sonorità per nulla dissimili da quelle d'oltreoceano. Ad aggiudicarsi l'etichetta di 'Green Day italiani' del 2006 sono stati indubbiamente i Finley, sia per la capacità di farsi apprezzare dal pubblico giovanile, sia per la scelta musicale di fondo, anche se i quattro ragazzi di Legnano hanno ancora molta strada da fare.
'Tutto è possibile', l'album d'esordio pubblicato dalla potente Emi (che evidentemente ha da tempo fiutato l'affare), è infatti un disco discreto ma nulla più, abbastanza accattivante dal punto di vista musicale, anche se sicuramente non travolgente, ma piuttosto piatto dal punto di vista dei testi, il che dimostra che i ragazzi lombardi non sono riusciti a cogliere il punto chiave del successo di un album come 'American idiot', che ad un aspetto musicale sempre più elaborato ha saputo unire testi crudi e maturi. Più che punk pop, insomma, i Finley sembrano, almeno a giudicare da questo loro primo lavoro, un gruppo pop che arrangia le sue canzoni aggiungendo solamente qua e là qualche schitarrata; un gruppo, in ogni caso, ancora legato a tematiche adolescenziali e che, per sfondare, avrà bisogno di maturare anche nelle scelte melodiche.
Se qualche pregio si può trovare in 'Tutto è possibile', questo sta nella freschezza e nella spensierata gioventù dei quattro milanesi, capace di affascinare i giovanissimi fans e, almeno, di staccarli da modelli tardo o 'neo' melodici che in Italia continuano purtroppo ancora a furoreggiare. Da rivedere tra qualche anno.